UN CONFLITTO DIMENTICATO

Il Nord Uganda è martoriato da un conflitto civile che va avanti dal 1986 e che vede contrapposti il Governo ugandese contro i ribelli del Lord Resistance Army (LRA), comandato da un pazzo visionario, Joseph Kony, che dice di essere mandato da Dio per imporre in Uganda un sistema basato sui Dieci Comandamenti e per scacciare l’attuale Presidente Museveni.

Nel 1995, il LRA dalle sue basi in Sud Sudan cominciò delle incursioni, creando scompiglio nell’Uganda settentrionale con il massacro di molte migliaia di persone, la distruzione di case e numerosissimi rapimenti di bambini per il reclutamento forzato nelle file dell’esercito ribelle. I ribelli attaccano le città di notte, incendiano e ammazzano centinaia di persone, con l’unico scopo di seminare il terrore e tenere in scacco un intero popolo.

Il conflitto ha costretto la popolazione del Nord Uganda a vivere in campi per sfollati. In quasi vent’anni 100 mila persone sono morte, 25 mila bambini sono stati rapiti per combattere, un milione e mezzo di persone sono state costrette a lasciare le loro case e a vivere in accampamenti per rifugiati.

Ancora oggi ogni sera 40 mila bambini migrano in cerca di rifugio dai loro villaggi verso le città: sono chiamati i night commuters.